Sì, Van Morrison ha mostrato un interesse significativo per la Teosofia, specialmente durante gli anni ’80. Le sue opere di quel periodo riflettono l’influenza degli insegnamenti di Alice Bailey, una figura centrale nella Teosofia moderna.
🎵 Influenze Teosofiche nella Musica di Van Morrison
L’album Beautiful Vision (1982) è particolarmente emblematico di questa connessione. Brani come “Dweller on the Threshold” e “Aryan Mist” traggono ispirazione diretta dagli scritti di Alice Bailey, in particolare dal suo libro Glamour: A World Problem. Morrison stesso ha dichiarato di aver letto questo testo più volte, trovandovi nuovi significati ad ogni lettura. Wikipedia+2Quiet Days+2Theosophy & ARTS+2Theosophy & ARTS+2Wikipedia+2Quiet Days+2
Inoltre, nel brano “Rave On, John Donne” (1983), Morrison menziona esplicitamente la Teosofia e l’Ordine Ermetico dell’Alba Dorata, evidenziando il suo interesse per correnti spirituali esoteriche. Creative by Nature
📚 Letture e Riferimenti Spirituali
Oltre a Bailey, Morrison ha letto opere di autori come Cyril Scott (Music: Its Secret Influence Throughout the Ages) e David Tame (The Secret Power of Music), che esplorano il potere spirituale e trasformativo della musica. Queste letture hanno influenzato la sua visione della musica come mezzo per l’elevazione spirituale.Theosophy & ARTS
🌀 Sintesi
Van Morrison ha integrato profondamente la Teosofia nella sua musica, specialmente negli anni ’80, utilizzando la sua arte come veicolo per esplorare e comunicare concetti spirituali ed esoterici.