Quegli anni pazzeschi di fine ‘800 !!!

Freud e lo “spiritismo” (telepatia, sedute, occulto)

  • Interesse cauto, non adesione: Freud fu incuriosito dai fenomeni “occulti” (telepatia, sedute medianiche) ma tenne la psicoanalisi a distanza dallo spiritismo per non compromettere il suo statuto scientifico. Parlò esplicitamente del “pericolo” che l’occultismo rappresentava per la psicoanalisi se scambiato per prova di fede. academia.edu
  • Due testi chiave
    1. “Psycho-Analysis and Telepathy” – scritto nel 1921 per un ristretto gruppo di analisti; pubblicato postumo nel 1941. Freud discute la “trasmissione del pensiero” come tema di confine: interessante, ma da trattare con metodo e scetticismo. imagobudapest.hu+1
    2. “Dreams and Telepathy”1922: esamina i presunti sogni telepatici e conclude che, anche se esistessero, non costringerebbero a modificare la teoria psicoanalitica del sogno; il nesso sogno-telepatia è spesso sopravvalutato. lutecium.org+2pep-web.org+2
  • Sedute e medium
    Nell’ambiente freudiano (soprattutto Ferenczi) si fecero prove con medium; Freud seguì con curiosità e riserbo. Esistono riferimenti a verifiche su una medium (Frau Seidler) e a una seduta osservata da Freud, con commenti privati di cauto interesse e richiesta di discrezione. La letteratura storica recente ha ricostruito questi episodi e la loro ricezione critica. academia.edu+2jstor.org+2

In sintesi

  • Freud non fu spiritista; fu aperto a indagare fenomeni “limite” (telepatia) senza farne una base della psicoanalisi.
  • Pubblicamente difese una linea metodica e scettica; privatamente tastò il terreno con qualche osservazione e discussione riservata.
  • La sua posizione finale: anche qualora certi fenomeni esistessero, la psicoanalisi resta valida come teoria dei processi psichici, e va tenuta distinta dall’occultismo.

Ecco, in modo netto, il rapporto Assagioli ↔ Freud e dove le loro strade si incontrano e si separano.

In breve

  • Assagioli (1888–1974) fu tra i primissimi divulgatori della psicoanalisi in Italia (tesi su Freud a Firenze, 1910 ca.; traduzioni e conferenze). Ebbe contatti epistolari con Freud e con l’ambiente psicoanalitico europeo.
  • Dopo pochi anni, Assagioli giudicò la psicoanalisi necessaria ma non sufficiente e avviò la Psicosintesi: un modello che integra la dimensione costruttiva, creativa e spirituale dell’uomo.

Punti di incontro

  • Metodo esplorativo dell’inconscio e importanza del materiale rimosso.
  • Valore della relazione terapeutica e dell’analisi personale del terapeuta.
  • Riconoscimento dei meccanismi difensivi e del ruolo del conflitto intrapsichico.

Le divergenze decisive

  1. Sguardo antropologico
    • Freud: centratura sulla psicopatologia e sulla dinamica pulsionale (libido/aggresso).
    • Assagioli: include l’inconscio superiore (ideali, intuizioni, esperienza spirituale) e mira all’integrazione della personalità.
  2. Mappa della psiche
    • Freud: Es–Io–Super-Io.
    • Assagioli: “Ellisse/ovale” con inconscio inferiore, medio, superiore, Io personale (centro di coscienza e volontà) e Sé transpersonale (identità profonda).
  3. Finalità della cura
    • Freud: alleviare il sintomo facendo cosciente l’inconscio (insight).
    • Assagioli: oltre all’insight, psico-sintetizzare (coordinare subpersonalità, sviluppare volontà e valori), fino alla realizzazione del Sé.
  4. Tecniche
    • Freud: interpretazione, libere associazioni, analisi del sogno.
    • Assagioli: oltre a ciò, disidentificazione, addestramento della volontà (Atto di volontà), immaginazione guidata/simbolica, lavoro su ideali e compiti di vita.

Una linea del tempo (essenziale)

  • 1909–1910: Assagioli presenta in Italia la psicoanalisi freudiana (tesi/articoli).
  • Anni ’10–’20: dialoga con la cerchia psicoanalitica; matura la svolta “sintetica”.
  • 1926–1933: primi testi programmatici sulla Psicosintesi.
  • 1965: Psychosynthesis (ed. ingl.): sistematizzazione del modello.
  • 1973: L’Atto di volontà: la volontà come funzione centrale dello sviluppo.

  • Freud ha aperto il “pozzo” dell’inconscio; Assagioli ha costruito scale e ponti per salire, non solo per scendere.
  • La sua “psicosintesi” è un metodo inclusivo: purifica il basso (analisi), integra l’orizzontale (subpersonalità), orienta l’alto (Sé/valori/servizio).
  • È una psicologia teleologica (orientata a scopo/senso) e spiritualmente laica: compatibile con un’etica del servizio e con un cammino interiore.

In quegli anni :

Medium & ricerca psichica

  • Eusapia Palladino (1854–1918)
  • Hélène Smith / Catherine-Élise Müller (1861–1929)
  • Leonora Piper (1857–1950)
  • Florence Cook (1856–1904)
  • Daniel Dunglas Home (1833–1886)
  • Stainton Moses (1840–1892)
  • Madame d’Esperance / Elizabeth Hope (1855–1919)
  • Helene Preiswerk (1880–1911)

Esoteristi / teosofi / ordini

  • Helena P. Blavatsky (1831–1891)
  • Annie Besant (1847–1933)
  • C. W. Leadbeater (1854–1934)
  • Rudolf Steiner (1861–1925)
  • Papus / Gérard Encausse (1865–1916)
  • Stanislas de Guaita (1861–1897)
  • Joséphin Péladan (1858–1918)
  • Aleister Crowley (1875–1947)
  • A. R. Orage (1873–1934)
  • G. I. Gurdjieff (c. 1866–1949)
  • P. D. Ouspensky (1878–1947)

Psicoanalisi / psicologia (ai confini con l’“occulto”)

  • Sigmund Freud (1856–1939)
  • Carl G. Jung (1875–1961)
  • Sándor Ferenczi (1873–1933)
  • Pierre Janet (1859–1947)
  • Jean-Martin Charcot (1825–1893)
  • Théodore Flournoy (1854–1920)
  • William James (1842–1910)
  • F. W. H. Myers (1843–1901)
  • Charles Richet (1850–1935)
  • Cesare Lombroso (1835–1909)
  • Roberto Assagioli (1888–1974)
  • Lou Andreas-Salomé (1861–1937)

Storia delle religioni / comparativismo / filosofia

  • F. Max Müller (1823–1900)
  • Rudolf Otto (1869–1937)
  • Émile Durkheim (1858–1917)
  • Jane Ellen Harrison (1850–1928)
  • Aby Warburg (1866–1929)
  • Henri Bergson (1859–1941)

Arte simbolista / esoterica (crocevia con teosofia/psiche)

  • Hilma af Klint (1862–1944)
  • Wassily Kandinsky (1866–1944)
  • Piet Mondrian (1872–1944)
  • František Kupka (1871–1957)
  • Nicholas Roerich (1874–1947)
  • Odilon Redon (1840–1916)
  • Gustav Klimt (1862–1918)
  • Franz von Stuck (1863–1928)
  • Austin Osman Spare (1886–1956)
  • André Breton (1896–1966)

Ecco una mappa di relazioni (chi conosceva chi / influenze dirette) tra i nomi che hai elencato. Ho raggruppato per “costellazioni” e poi ho messo i ponti che uniscono i gruppi.

1) Psicoanalisi & psicologia

  • Freud ↔ Jung: collaborazione intensa (1907–1913), poi rottura.
  • Freud ↔ Ferenczi: rapporto strettissimo maestro-allievo; scambi su ipnosi, transfert e (privatamente) interesse per fenomeni “limite”.
  • Freud ↔ Lou Andreas-Salomé: amicizia e corrispondenza; Lou è tra le prime psicoanaliste, scrive su narcisismo/sessualità femminile.
  • Freud ↔ Charcot: Freud studia alla Salpêtrière (1885–86): ipnosi/isteria.
  • Freud ↔ Pierre Janet: influenza/controparte teorica (dissociazione/automatismi); critica reciproca.
  • Jung ↔ Helene Preiswerk: Jung studia i fenomeni medianici della cugina nella sua tesi (1902).
  • James ↔ Myers: co-fondatori/colonne della SPR; scambio teorico su “sé subliminale”.
  • James ↔ Leonora Piper: James indaga la medium per anni (caso chiave della SPR).
  • Flournoy ↔ Hélène Smith: caso classico (libro 1899) su glossolalia/“viaggi su Marte”.
  • Richet ↔ Palladino e Lombroso ↔ Palladino: esperimenti e notorietà europea.
  • Assagioli ↔ Freud: primi contatti e divulgazione della psicoanalisi in Italia; poi Assagioli si distacca (Psicosintesi).
  • Breton ↔ Freud: incontro tardo (1938); Freud influenza il Surrealismo (sogno/inconscio).

2) Teosofia, ordini esoterici, “Quarta Via”

  • Blavatsky ↔ Besant: successione teosofica (Besant guida la Società dopo HPB).
  • Besant ↔ Leadbeater: coppia dirigente della Teosofia; insieme pubblicano Thought-Forms (1901).
  • Steiner ↔ (Besant/Leadbeater): inizialmente nella ST; scissione nel 1913 → Antroposofia.
  • Papus ↔ Stanislas de Guaita: asse occultista parigino (Martinismo/R+C).
    Péladan: rompe e fonda i Salons de la Rose+Croix (arte simbolista mistica).
  • Gurdjieff ↔ Ouspensky: maestro-discepolo (Quarta Via).
    Gurdjieff ↔ A. R. Orage: Orage diventa allievo e diffusore in area anglofona.

3) Arte, simbolismo, astratto spirituale

  • Besant/Leadbeater → Kandinsky/Kupka/Mondrian: Thought-Forms e teosofia influenzano teoria e pratica dell’astrazione.
  • Steiner → Hilma af Klint: incontro nel 1908 e successiva appartenenza al movimento antroposofico; forte influenza dottrinale.
  • Péladan ↔ Klimt / Redon / von Stuck (ambiente simbolista): i Salons de la Rose+Croix attraggono e/o dialogano con il milieu; Redon mantiene posizione autonoma ma in dialogo col clima esoterico.
  • Roerich ↔ Teosofia: legami dottrinali e rete internazionale (arte e missione culturale).
  • Breton ↔ arte/psiche: ponte tra Freud, occulto e avanguardie (Surrealismo).
  • Warburg ↔ arte/rito/magia: analisi iconologica dei residui di pratiche magico-rituali nell’arte (dialogo indiretto con antropologia/psiche).

4) Religioni comparate, filosofia, scienze sociali

  • Max Müller ↔ mondo vedico: filologia/comparativismo (base per molti teosofi e psicologi religiosi).
  • Rudolf Otto ↔ Jung (influenza): il “numinoso” di Otto entra nel lessico junghiano.
  • Durkheim ↔ storia/antropologia del sacro: influenza metodologica (religione come fatto sociale).
  • Jane Ellen Harrison ↔ Warburg (clima d’idee): ritualismo/mito; impatto indiretto sui jungiani.
  • Bergson ↔ James: scambio su coscienza/durata; reciproca stima.

5) “Ponti” chiave fra mondi diversi

  • William James è ponte tra psicologia accademica, ricerca psichica (SPR) e filosofia (pragmatismo/bergsonismo).
  • Jung è ponte tra psicoanalisi e studio dei simboli/religioni (alchimia, gnosticismo; tesi su mediumismo).
  • Assagioli è ponte tra psicoanalisi e spiritualità operativa (volontà, subpersonalità, simbolo).
  • Steiner è ponte tra teosofia e pratiche culturali (arte, pedagogia).
  • Péladan e Warburg sono due poli opposti ma comunicanti: promozione dell’arte sacro-simbolista (Péladan) vs analisi laica della sopravvivenza del rito/magia nell’immagine (Warburg).
  • Breton porta Freud nelle avanguardie e lascia entrare l’“occulto” nell’estetica moderna.

Relazioni specifiche (in riga “A → B”)

  • James → Piper (ricerca sperimentale); James ↔ Myers (SPR).
  • Flournoy → Hélène Smith (studio clinico-visionario).
  • Richet/Lombroso → Palladino (esperimenti).
  • Freud ↔ Jung, Freud ↔ Ferenczi, Freud ↔ Lou A.-Salomé (corrispondenza).
  • Freud ↔ Charcot/Janet (formazione/cornice clinica).
  • Jung → Preiswerk (tesi).
  • Assagioli ↔ Freud (primi contatti; poi divergenza → Psicosintesi).
  • Blavatsky → Besant/Leadbeater (successione dottrinale).
  • Steiner ↔ Besant/Leadbeater (scissione).
  • Papus ↔ de Guaita (Martinismo/R+C); Péladan (scisma, Salons).
  • Gurdjieff ↔ Ouspensky/Orage (trasmissione Quarta Via).
  • Besant/Leadbeater → Kandinsky/Mondrian/Kupka (influsso teorico);
    Steiner → Hilma af Klint (indirizzo spirituale).
  • Roerich ↔ Teosofia (rete culturale).
  • Warburg ↔ ritualismo/Harrison (clima metodologico); Otto → Jung (numinoso).
  • Bergson ↔ James (coscienza/durata).
  • Breton ↔ Freud (incontro 1938; influenza teorica sul Surrealismo).

Numinoso: parola-chiave della fenomenologia del sacro (R. Otto, Das Heilige, 1917), indica una qualità dell’esperienza che non è né puramente estetica né solo morale o concettuale. È l’affiorare del “totalmente Altro” (das Ganz Andere), percepito come mistero che al tempo stesso atterrisce e attira: mysterium tremendum et fascinans.

“Tremendum” non è semplice paura: è sgomento reverente davanti a una maestà che supera misura e controllo (sensazione di piccolezza, di “creatura”). “Fascinans” non è mera seduzione emotiva: è richiamo, dolcezza, grazia che invita e consola. Fra i due poli pulsa un’energia (numen, il “cenno” divino): la presenza che non si possiede e che, proprio perché non si possiede, obbliga a misura interiore.

Il numinoso si distingue:

  • dall’estetico: il sublime può somigliargli, ma qui l’accento non è sulla grandezza della natura bensì sull’alterità che vi traspare;
  • dal morale: non detta subito obblighi; prima accade, poi orienta;
  • dal concettuale: non nasce da definizioni; le chiede dopo, come custodia.

Segni tipici: improvvisa intensità, sospensione del parlare, congiunzione di timore e attrazione, senso di presenza che eccede il luogo e l’oggetto (un’icona, un canto, un cielo notturno, un silenzio condiviso). Esiti buoni: più verità e più giustizia—la misura dell’esperienza non è l’emozione in sé, ma ciò che produce. Rischi: cercarlo per l’effetto speciale (estetismo spirituale), scambiarlo per spavento o per estasi psicologica, fissarlo in formule che lo spengono.

Nella geografia del libro che stiamo tracciando, il numinoso è la qualità con cui il sacro si dà prima dei suoi nomi (rito, mito, dottrina). È ciò che riapre la memoria ontologica e chiama la misura originaria: un chiarore che non si lascia possedere e, proprio per questo, educa. Quando accade, non domanda di essere esibito; chiede di essere trasformato in attenzione, parola sobria, giustizia concreta. Solo allora l’evento non resta un lampo: diventa forma di vita.

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