Ieri sera ho visto un film (storia vera) sulla crisi di cuba dove i servizi segreti inglesi e americani hanno mandato un poveraccio, un rappresentante commerciale arruolato là per là a Mosca per trafugare i piani nucleari di Chruščëv onde scongiurare la guerra nucleare. Prigione e botte … sopravvive e la guerra viene evitata. Tutto bene mi direte. Tutto bene un corno, perché sempre prigione e botte e in altri casi anche la morte ? Se ci fate bene caso gli esseri umani non sono capaci a stare sul pianeta in armonia senza menarsi. Pensate alle situazioni delle nostre vite : siamo sempre da soli e quando interagiamo è sempre un delirio se non intervengono delle coercizioni che ci impediscono di fare a botte. Se non ci fosse la repressione statale e la società non si strutturasse in maniera ferrea come ad esempio qui da noi in Svizzera dove tutto è sempre tenuto a freno da calcoli e preventivi e comitati e riunioni e votazioni e servizi segreti invisibili con telecamere capillari, la polizia apparentemente nel mio panorama personale da qualche tempo dedita solo a multare chi non tiene il cane al guinzaglio … fateci caso, non interagiamo veramente con gli altri … se siamo al ristorante in gruppo c’è sempre un qualche screzio nascosto che genera rancore, invidia, disagio … il disagio è sempre presente, in ogni interazione sociale. In famiglia i genitori litigano, i fratelli si menano o nel migliore dei casi non lo fanno e ci sono strane gerarchie innaturali, rancori profondi e inespressi, rimossi. Un dolore sordo e latente pervade tutta l’esperienza umana a parte nei rari casi dove si esprime attraverso la disciplina e lo studio in maniera corale, in un coro appunto o un’orchestra, ma momentaneamente nel momento dell’esecuzione, perché dietro la gerarchia si nasconde sempre il desiderio di primeggiare, l’ambizione e tutte quelle relazione malsane che ben conosciamo, o seguendo le regole nel gioco se per il puro divertimento o nel servizio al ristorante … dimenticavo che nel servizio c’è armonia solo in apparenza, solo nella fantasia illusoria e utopica del mio cervello le persone si muoverebbero e interagirebbero in maniera armonica con gli ospiti … no, la teoria non assomiglia per nulla ad una giornata di lavoro dove tutti si odiano e appena possono si lasciano andare a improperi indicibili, o se non lo fanno, beh prima o poi qualcuno viene escluso dal gruppo per questioni finanziarie, ah dimenticavo lo sterco del diavolo … per colpa sua, si, certo, forse, magari no/si ? La colpa … . In realtà questa notte mi sono svegliato con una paranoia che mi faceva sentire sbagliato e dolorosamente isolato dal mondo. Beh è quello che siamo tutti se non seguiamo uno spartito e un direttore d’orchestra. Nel mio caso il direttore sono io stesso, ma lo spartito che cerco è bianco. Di volta in volta lo riscrivo e non sempre la melodia mi rende felice, non sempre raggiungo l’armonia. Se la mia mente pellegrina incontra la storia con le sue violenze immancabilmente soffro e ci metto un po’ per dimenticare … i film sono storie e queste storie sempre contengono conflitti e sofferenza e mi ricordano che la vita e la realtà non appagano il desiderio di armonia e pace. Allora che faccio ? Quando mi sveglio e sto male perché godo di una totale libertà che mi porta ad avere molto tempo a disposizione per ricercare e scrivere … ecco scrivo della mia esperienza in questa vita e solo lo scrivere attraverso la sua disciplina struttura il mio pensiero, lo rallenta, lo fissa e durante questa pratica la sofferenza del vivere si placa. Si placa durante la meditazione, durante le serate teosofiche quando seguiamo le regole della convivenza armonica e leggiamo testi che ci fanno volare alti fra le vette dello spirito… per alcuni momenti la sofferenza si placa, abbiamo la sensazione illusoria che tutto vada bene, che non siamo diretti inevitabilmente verso la morte, anzi i testi teosofici ci dicono che la morte non esiste e che l’anima continua la sua peregrinazione … e però anche questa versione è pesante … l’anima deve continuare ad incarnarsi finché non smette di desiderare di farlo ! Io non desidero più tornare in questa dimensione fisica di sofferenza mentale e emotiva. Vorrei veramente essere in un’altra dimensione dove le interazioni con gli altri siano di un tipo più armonico e dove non ci sia il dolore fisico, emotivo e mentale … ecco qui quello che voglio veramente. Ora vado a meditare per raggiungere uno stato di pace e serenità e poter tornare a letto a dormire e poi domani cercherò di rimanere in armonia col mondo per non creare nuovo karma attraverso il lavoro disciplinato, costanza e sobrietà. Cercherò di mantenere il benessere materiale e la salute il più a lungo possibile e quando il mio corpo morirà cercherò di arrivare a quel momento meditando e metterò in pratica quello che ho imparato per mantenere la mente disciplinata in modo da non dovermi reincarnare nuovamente. Per chi ci crede ho fatto la pratica e ricevuto l’iniziazione di Amitaba che dice che dopo la morte passerò dritto nelle Terre Pure e da lì riceverò istruzioni per altri uffici. Questo è il mio piano e tento di crederci perché non vedo altre possibilità ! Ciao, ora vado a meditare.
Ah … una poesia che avevo scritto tempo fa :
Altri uffici
O voi naviganti
O voi pellegrini
Oho… voi cercatori !
Quando l’ombre s’allungano della temuta sera giungono
Quando il sentire del fardello più pesante diviene
Quando la giovinezza non scalcia e non desidera e non sogna
Ci arrendiamo alla terra che chiama a gran voce e mesti ci prepariamo al viaggio sommo
alla notte e alla vastità
leggera e immane che ci avvolge come una calda e soffice coperta affettuosa o
irrequita di desideri negati
sarà lungo o breve o un addio
il tempo sospeso fra le vite
l’ultima o mille altre
altri mondi o un ennesimo ritorno
fra gli umani illusi e sofferenti
servitore o cieco pellegrino
o libero dal dovere
senza greve materia
per altri uffici chiamato
a nuove dimensioni assegnato